Rafforzare la nostra capacità di controllo delle frontiere

La circolazione senza passaporto all'interno dell'UE costituisce una delle libertà più importanti per i nostri cittadini. Possiamo garantire questa libertà solamente attraverso una gestione sicura delle nostre frontiere esterne, intesa a monitorarne l'attraversamento in qualsiasi momento.

Il Gruppo PPE si dichiara a favore di una forte guardia di frontiera e costiera europea (Frontex), con maggiori risorse e capacità, immediatamente disponibile nel caso in cui un Paese debba affrontare una pressione migratoria sproporzionata. Sosteniamo il potenziamento di Frontex con 10 000 nuove guardie di frontiera, nell'ottica di coadiuvare gli sforzi nazionali di rafforzamento delle frontiere, oltre ad equipaggiare le nostre frontiere con le ultimissime tecnologie.

I Membri del Gruppo PPE hanno sostenuto la creazione di un sistema elettronico di entrata/uscita che registra tutti i cittadini di Paesi terzi in arrivo nell'area Schengen. Il sistema consente una facile identificazione dei criminali che accedono ai nostri territori sotto falsa identità. Abbiamo altresì predisposto un sistema di pre-registrazione per i viaggiatori esenti dall'obbligo del visto, al fine di valutare ulteriori rischi legati alla sicurezza.

Una politica di migrazione equa ed efficace

Desideriamo attuare una chiara distinzione tra i richiedenti asilo legittimi e i migranti irregolari. Accogliamo le persone che necessitano di autentica protezione, mentre riteniamo di dover scoraggiare chiunque provi a entrare nell'UE in maniera illegale, mediante politiche di sana gestione delle frontiere e rimpatri effettivi.

Efficacia grazie alla cooperazione

Sosteniamo l'eliminazione dei punti deboli, esistenti a causa dei diversi sistemi di raccolta dati dei Paesi dell'UE. Dato che la sicurezza e la migrazione sono questioni di crescente importanza, che nessun Paese può gestire in modo autonomo, occorre che gli Stati membri cooperino maggiormente in termini di condivisione delle informazioni e rendano i loro sistemi interoperabili. Gli operatori di polizia, i funzionari dei servizi per l'immigrazione e le guardie di frontiera disporrebbero in tal modo di un accesso più veloce, ininterrotto e sistematico alle informazioni necessarie allo svolgimento dei loro compiti.

Incoraggiamo inoltre accordi con i Paesi terzi che ci consentano di controllare e ridurre i flussi migratori ancor prima dell'arrivo dei migranti alle frontiere dell'UE.

19.10.2018

Sicurezza delle frontiere