Le ONG finanziate dall'UE devono diventare più trasparenti

17.01.2024 13:32

Le ONG finanziate dall'UE devono diventare più trasparenti

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Corruzione

Tutte le organizzazioni che ricevono finanziamenti dall'Unione Europea devono dichiarare come li utilizzano. Questo obbligo deve essere esteso alle organizzazioni non governative (ONG), i cui finanziamenti sono stati finora soggetti a un controllo limitato. Il Parlamento ha deciso oggi che in futuro tutte le ONG finanziate dall'UE dovranno rendere pubblica l'allocazione dettagliata dei loro fondi, compresa l'identità dei destinatari finali e la fonte dei loro finanziamenti.

"Questo è un primo passo nella giusta direzione. La trasparenza non è una strada a senso unico. Deve valere per tutti", afferma l'eurodeputato Markus Pieper, che ha redatto il Rapporto del Parlamento.

Il Rapporto sottolinea il contributo significativo delle ONG in vari settori. Tuttavia, sottolinea anche che il monitoraggio è attualmente limitato ai fondi UE direttamente assegnati alle ONG. Di conseguenza, esorta la Commissione europea a controllare la ridistribuzione dei fondi e a valutarne l'utilizzo da parte dei singoli beneficiari.

Il rapporto sottolinea anche lo scandalo di corruzione del Qatargate, venuto alla luce nel dicembre 2022 e che ha coinvolto eurodeputati e funzionari del Gruppo socialista al Parlamento europeo. "Quando le ONG cercano di influenzare la legislazione del Parlamento e allo stesso tempo ricevono denaro dalla Commissione, il minimo che si deve fare è rendere tutto trasparente. Con questo Rapporto, abbiamo inviato un chiaro segnale che è necessaria una maggiore trasparenza per prevenire futuri scandali di corruzione", ha dichiarato Pieper. Ha aggiunto che è inaccettabile che poche pecore nere infanghino la reputazione di tutte le ONG.

Contro la resistenza dei gruppi di sinistra, il gruppo del PPE ha fatto in modo che la relazione del Parlamento includesse anche un invito alle ONG a pubblicare online tutti gli incontri con i deputati, gli assistenti dei deputati o i rappresentanti di altre istituzioni dell'UE. "Gli standard che si applicano ai lobbisti delle imprese devono valere anche per le ONG. Sono lieto che, grazie al gruppo del PPE, il Parlamento abbia inviato oggi un segnale ancora più forte. Mi aspetto che la Commissione agisca rapidamente", ha dichiarato Pieper.

Il Rapporto propone anche, tra le altre cose, la creazione di una lista pubblica di esclusione delle ONG per garantire che quelle che si sono impegnate in discorsi di odio o di estremismo religioso siano bloccate dall'accesso ai fondi UE.

Nota agli editori

Il Gruppo PPE è il più grande gruppo politico al Parlamento Europeo con 179 deputati provenienti da tutti gli Stati membri

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