Commercio libero per occupazione e prosperità

Uno su sette posti di lavoro nell'UE dipende dal commercio con il mondo esterno. Il commercio libero genera crescita economica e occupazione e rafforza le relazioni politiche ed economiche dell'Europa con i paesi terzi. Mentre altre forze politiche ritengono il commercio causa di povertà, noi riteniamo che si tratti del modo migliore per incrementare il tenore di vita e ridurre la povertà nell'UE e in tutto il mondo.

Grazie a uno storico accordo commerciale con il Canada, che condividiamo appieno, l'Europa ha dimostrato il suo preciso impegno verso un sistema aperto multilaterale sul commercio libero ed equo. Siamo a favore dell'apertura e respingiamo il protezionismo; vogliamo contribuire a configurare le norme globali del commercio, in linea con i nostri elevati standard e valori.

Difendere l'equità nelle nostre relazioni commerciali

Nel difficile contesto globale attuale, manteniamo il nostro impegno verso il commercio libero ed equo e auspichiamo mercati aperti per le nostre aziende e prodotti, rispettando pari condizioni di concorrenza. L'accordo commerciale concluso di recente con il Giappone costituisce un altro passo verso questa direzione: aprirà il mercato locale alle aziende europee, che annualmente già esportano in Giappone oltre 58 miliardi di euro in beni e 28 miliardi di euro in servizi.

La trasparenza e l'apertura in tutte le fasi dei negoziati commerciali sono la norma, tuttavia dobbiamo difendere la riservatezza, laddove necessario, per conseguire i risultati migliori.

Il Gruppo PPE ha anche sostenuto la creazione di strumenti di difesa commerciale dell'UE validi e proporzionati, per tutelare i posti di lavoro dei cittadini da pratiche commerciali sleali da parte dei Paesi terzi, i cui prodotti inondano i nostri mercati. Ugualmente, difendiamo l'importanza di eseguire analisi preventive degli investimenti di tutti i Paesi terzi nei settori economicamente strategici dell'UE.