Rivedere il divieto dei motori a combustione

08.10.2024 11:06

Rivedere il divieto dei motori a combustione

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Meccanico uomo che utilizza il computer portatile esaminando la messa a punto di fissaggio riparazione auto

Il Gruppo PPE vuole affrontare la crescente crisi dell'industria automobilistica europea rivedendo il divieto di utilizzo dei motori a combustione previsto per il 2035.

"Abbiamo bisogno di una revisione del divieto dei motori a combustione interna. Dobbiamo garantire che la guida rimanga alla portata di tutti, non solo di coloro che possono permettersi costose auto elettriche. Dobbiamo essere guidati dal realismo economico e rimanere tecnologicamente neutrali. Se non lo facciamo, guidare diventerà troppo costoso per molti europei e perderemo innumerevoli posti di lavoro nell'industria automobilistica a vantaggio di concorrenti come la Cina", ha dichiarato l'eurodeputato Jens Gieseke, capo negoziatore del Gruppo PPE sulle regole per ridurre le emissioni di CO2 delle nuove auto e dei nuovi furgoni.

Per il Gruppo PPE, la protezione dei posti di lavoro europei e il mantenimento della competitività sono al centro della soluzione.

"La possibile chiusura di impianti, come quelli della Volkswagen in Germania e dell'Audi a Bruxelles, rappresenta una minaccia reale per migliaia di posti di lavoro. Il divieto di utilizzo dei motori a combustione interna deve essere rivisto con urgenza per proteggere i lavoratori e difendere le loro future prospettive di lavoro durante la transizione verde. La Commissione europea deve far seguire al suo "Green Deal" un "Industrial Deal". L'UE deve difendere se stessa e i propri interessi", ha sottolineato l'eurodeputato Dennis Radtke, portavoce del gruppo PPE per l'occupazione e gli affari sociali.

Nota agli editori

Il Gruppo PPE è il più grande gruppo politico al Parlamento Europeo con 188 deputati provenienti da tutti gli Stati membri

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