Rendere il mercato unico a prova di crisi fermando le chiusure illegali delle frontiere

01.02.2024 13:20

Rendere il mercato unico a prova di crisi fermando le chiusure illegali delle frontiere

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Il Gruppo PPE vuole evitare in futuro chiusure illegali delle frontiere, come quelle avvenute durante la pandemia COVID, per garantire il buon funzionamento del mercato interno dell'UE durante la prossima crisi. Questa mattina, il Parlamento europeo e gli Stati membri dell'UE hanno finalmente raggiunto un accordo sull'Atto per l'emergenza e la resilienza del mercato interno (IMERA), il nuovo strumento per rafforzare la libera circolazione delle persone e garantire la fornitura di beni rilevanti per le crisi a tutti i cittadini dell'UE.

"Da oggi in poi l'Europa potrà affrontare meglio le crisi future. Tuttavia, c'è ancora molto da fare per coordinare i 27 Stati membri. IMERA rafforza la gestione delle crisi, in particolare per le persone nelle regioni transfrontaliere, compilando una lista nera completa di motivi per i quali agli Stati membri è vietato chiudere le frontiere. Inoltre, la Commissione svilupperà modelli per i fornitori di servizi e i lavoratori che devono attraversare il confine. Questo è il primo passo per consentire l'attraversamento delle frontiere tramite codice QR nella prossima emergenza", ha dichiarato Andreas Schwab, portavoce del Gruppo PPE nella Commissione per il Mercato Interno e negoziatore del Parlamento sulla legislazione.

IMERA promuoverà inoltre la resilienza consentendo alla Commissione di acquistare per conto degli Stati membri e di richiedere alle aziende di produrre determinati beni, come i vaccini, in via prioritaria.

Nota agli editori

Il Gruppo PPE è il più grande gruppo politico al Parlamento Europeo con 178 deputati provenienti da tutti gli Stati membri

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