Proteggere i media dalle interferenze e da Instagram

"La legge europea sulla libertà dei media è un atto legislativo storico e fondamentale per la libertà dei media e la democrazia nell'Unione europea", sottolinea l'eurodeputata Sabine Verheyen, presidente della commissione Cultura del Parlamento e capo negoziatore del Parlamento su questa legge, in vista del voto finale sul primo regolamento dell'UE in questo campo.

Durante i negoziati con gli Stati membri, il Gruppo PPE ha assicurato che gli editori avranno maggiore indipendenza nelle loro decisioni, la proprietà dei media sarà più trasparente e la libertà dei media non sarà limitata dalle grandi piattaforme. "È un risultato rivoluzionario, che dimostra la nostra capacità di produrre cambiamenti positivi a livello europeo e di salvaguardare le nostre democrazie", aggiunge Verheyen.

La legge imporrà agli Stati membri di rispettare l'effettiva libertà editoriale dei fornitori di servizi mediatici e di migliorare la protezione delle fonti giornalistiche. Il Gruppo PPE è a favore di un divieto assoluto dell'uso della sorveglianza intrusiva sui giornalisti quando svolgono attività giornalistiche legittime. L'uso di software spia in questi casi deve essere strettamente riservato alla prevenzione, all'indagine o al perseguimento di reati gravi, che non sono correlati al lavoro giornalistico e sono stati giustificati in tribunale caso per caso. Tuttavia, un divieto generalizzato creerebbe una pericolosa falla nella sicurezza.

La legge sulla libertà dei media stabilirà anche un nuovo meccanismo per impedire alle grandi piattaforme online, come Facebook, X e Instagram, di limitare o cancellare arbitrariamente i contenuti dei media indipendenti. I fornitori di servizi media saranno avvisati che la piattaforma intende cancellare o limitare i loro contenuti e avranno 24 ore di tempo per rispondere (un periodo più breve in caso di crisi).

"È una testimonianza del nostro impegno a favore di media liberi e pluralistici. Per la prima volta, la legislazione europea offrirà garanzie a tutela dei giornalisti e dei media", conclude Verheyen.