L'Europa deve riprendere il controllo delle sue frontiere esterne

Il Parlamento europeo ha approvato oggi il Patto sulla migrazione, un insieme di nuove leggi per controllare meglio i flussi migratori in Europa.

"Siamo riusciti a porre fine allo stallo politico che ha caratterizzato la migrazione per molti anni. La realizzazione del nuovo Patto sulla migrazione ci consentirà di riprendere il controllo delle nostre frontiere esterne e di ridurre la pressione migratoria sull'UE", ha spiegato l'eurodeputato del gruppo PPE Tomas Tobé, principale negoziatore del Parlamento europeo per la legge sulla gestione della migrazione.

"Abbiamo realizzato una politica migratoria europea comune. Per essere in grado di mostrare solidarietà, dobbiamo ripristinare l'ordine alle nostre frontiere comuni. Spetta ai governi dell'UE, non ai trafficanti di esseri umani, decidere chi entra in Europa. Il nuovo Patto prevederà procedure rapide ed eque per distinguere tra rifugiati e migranti economici, aumenterà la cooperazione con i Paesi terzi e garantirà il rimpatrio efficiente di coloro ai quali non è stato concesso il soggiorno nell'UE", ha dichiarato Jeroen Lenaers, portavoce del Gruppo PPE per gli Affari interni.

"Ora ci assicureremo che queste regole siano attuate in modo responsabile. Un sistema europeo di migrazione e asilo funzionante e pronto ad affrontare le sfide future è a portata di mano", ha concluso Lenaers.

Le nuove leggi dovranno ora essere formalmente adottate dal Consiglio nelle prossime settimane. Successivamente, gli Stati membri avranno due anni di tempo per attuare le disposizioni del Patto sulla migrazione prima della sua entrata in vigore.