L'agricoltura europea è una soluzione, non un problema

Gli agricoltori europei fanno un ottimo lavoro producendo alimenti di qualità e seguendo gli standard più elevati al mondo. Tuttavia, con l'aumento delle richieste e l'inasprimento della concorrenza, l'agricoltura diventa più impegnativa.

Il Gruppo PPE ascolta gli agricoltori e cerca soluzioni che proteggano la nostra produzione alimentare. La nostra visione è semplice: Vogliamo sostenere e sviluppare la nostra agricoltura in modo che sia resistente di fronte alle sfide.

Dal 2005, l'UE ha perso circa un terzo delle sue aziende agricole. La quota di persone impiegate in agricoltura è scesa dal 6,4% dell'occupazione totale dell'UE nel 2005 al 4,2% nel 2020.

Gli agricoltori stanno invecchiando. Nel 2020, solo un agricoltore su dieci avrà meno di 40 anni. Abbiamo urgentemente bisogno di giovani che entrino nel settore per garantire la nostra produzione alimentare. In pratica, ciò significa affrontare le sfide dell'accesso alla terra e ai finanziamenti, promuovere i servizi di consulenza, l'istruzione e la formazione e garantire la coerenza tra le misure locali, nazionali e comunitarie per i giovani agricoltori.

Se i nostri concorrenti non seguono le nostre stesse regole, i mercati competitivi globalizzati diventano campi di gioco duri e iniqui. Il Gruppo PPE vuole livellare il campo di gioco chiedendo che ogni Paese che esporta nell'UE debba seguire le stesse regole sul benessere degli animali, sull'uso dei pesticidi o su qualsiasi altro criterio che noi stabiliamo per i nostri agricoltori. Questo non è solo giusto per noi, ma anche positivo per l'ambiente globale.

Nella futura PAC continueremo a migliorare gli strumenti di stabilità dei prezzi. Vogliamo anche rafforzare la posizione di mercato degli agricoltori. L'adozione della prima direttiva in assoluto per contrastare le pratiche commerciali sleali nella catena di approvvigionamento alimentare è stata un successo del Gruppo PPE, e faremo in modo che funzioni per tutti i produttori alimentari europei.

Gli investimenti e l'accesso a tecnologie all'avanguardia sono essenziali per mantenere l'agricoltura europea competitiva sul mercato globale, mantenere i nostri standard elevati e garantire metodi di produzione sostenibili in linea con le aspettative della società. Grazie alla ricerca e all'innovazione, possiamo ridurre le emissioni di gas serra e ottenere risultati migliori in molti altri settori.

Utilizzando nuove tecnologie, possiamo ridurre il nostro impatto ambientale senza ridurre la produzione agricola. L'adozione dell'agricoltura di precisione e delle innovazioni ecologiche aumenterà la produttività e ridurrà al minimo l'impatto ambientale. Chiediamo procedure di approvazione migliori e più rapide per le nuove tecniche e alternative. Abbiamo bisogno di maggiori investimenti in tecnologia e infrastrutture, sistemi di gestione dell'energia e internet accessibile, affidabile e veloce nelle aree rurali.

Riteniamo che un processo decisionale basato sulla scienza, che consenta l'uso di nuove tecnologie, offra modi di gran lunga migliori per ottenere un settore agricolo più sostenibile rispetto ad approcci puramente "ideologici" che riportano indietro l'orologio. Ad esempio, consentire l'uso di nuove tecniche di selezione (NBT) nell'UE non solo permetterà agli agricoltori di produrre colture che richiedono meno input, come acqua, fertilizzanti e pesticidi, ma porterà anche a investimenti in ricerca e sviluppo e posti di lavoro in tutta Europa.

Non possiamo aspettarci che gli agricoltori facciano di più con meno aiuti. Sappiamo che spesso il mercato non ricompensa i maggiori costi di produzione derivanti da nuovi investimenti e da pratiche più sostenibili. In definitiva, vogliamo favorire un nuovo consenso nella società. Vogliamo che i consumatori si impegnino davvero, sostengano una produzione alimentare più sostenibile e la riflettano nelle loro scelte nei negozi di alimentari locali.

Herbert Dorfmann, eurodeputato

Portavoce del gruppo del PPE nella Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale