Il blocco degli Stati membri sulla legge sulla deforestazione è irresponsabile!

Gli ambasciatori degli Stati membri, guidati da Germania, Francia e Spagna, hanno respinto le modifiche alla legge sulla deforestazione adottate la scorsa settimana dal Parlamento europeo sotto la guida del gruppo PPE.

"Il comportamento di questi Stati membri è irresponsabile! Stanno ostacolando le modifiche urgentemente necessarie alla legge sulla deforestazione che potrebbero fermare la deforestazione globale illegale e proteggere le aziende, i silvicoltori e gli agricoltori europei da una burocrazia irragionevole", ha commentato l'eurodeputata Christine Schneider, negoziatrice principale del Parlamento europeo sulla legge sulla deforestazione.

"La legge deve essere efficace e pratica. Dobbiamo prorogare di un anno la scadenza per l'attuazione e introdurre modifiche per fornire alle aziende la sicurezza di pianificazione di cui hanno bisogno. Dobbiamo fare in modo che queste modifiche vengano adottate entro la fine dell'anno", ha aggiunto.

Per il Gruppo PPE, un semplice rinvio non è sufficiente. "I problemi strutturali della legislazione permangono, in particolare gli oneri burocratici e i requisiti di documentazione che opprimono le piccole e medie imprese. Queste imprese devono spesso affrontare sfide insormontabili anche se non svolgono alcun ruolo nella deforestazione globale. La legge attuale punisce coloro che già praticano una silvicoltura sostenibile e non affronta i problemi reali, come la deforestazione illegale", afferma Schneider.

"Se gli Stati membri continuano a bloccare i progressi e rifiutano di scendere a compromessi, rischiano di svantaggiare le imprese, i forestali e gli agricoltori europei, che hanno urgentemente bisogno di linee guida chiare e praticabili. È un rischio politico significativo parlare solo di semplificazione e competitività senza adottare misure concrete per migliorare la legislazione. In questo modo si crea un terreno fertile per il prosperare di tutte le forze estremiste in Europa", ha concluso Schneider.