Ue, Fratelli d'Italia presenta a Strasburgo criticita' economiche e finanziarie dell'UE

06.02.2014 8:15

Ue, Fratelli d'Italia presenta a Strasburgo criticita' economiche e finanziarie dell'UE

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Le opinioni espresse qui sono quelle della delegazione nazionale, che non riflettono sempre quelle del Gruppo nel suo insieme

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La delegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo ha presentato in conferenza stampa a Strasburgo le criticità politiche economiche e finanziare della Ue. Alla conferenza stampa hanno partecipato gli eurodeputati Marco Scurria, Carlo Fidanza e Magdi Cristiano Allam.
“Abbiamo presentato con i colleghi Carlo Fidanza e Magdi Cristiano Allam un'interrogazione alla Commissione europea per evidenziare l’illegittimità del Fiscal compact poiché non conforme ai trattati  europei  – ha dichiara l’eurodeputato Marco Scurria nel corso della conferenza - Secondo quanto previsto dal Fiscal compact, i 25 Paesi firmatari dell’ Ue devono rispettare, come primo obiettivo, il cosiddetto ‘pareggio di bilancio’ cioè l’indebitamento annuale della pubblica amministrazione dovrebbe rimanere nell’ambito dei paramenti stabiliti, che equivalgono allo zero per cento. In realtà tale Trattato, come specificato nell’art.2, si applica soltanto nella misura in cui è compatibile con i trattati su cui si fonda l’Unione europea e con il diritto dell' Unione europea. L’anomalia evidente – prosegue Scurria -  è che l’art.104 del trattato di  Maastricht e l’art.126 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea di Lisbona, fissano invece al 3% il limite dell’indebitamento annuale della pubblica amministrazione”.   
"Le politiche dell'austerità hanno fallito e oggi persino la Commissione Europea nel suo ultimo rapporto 2013 lo certifica - ha dichiarato Carlo Fidanza, presentando una seconda interrogazione alla Commissione Ue sullo studio delle prospettive di crescita nel prossimo decennio - In questo stesso studio si prefigura un futuro a tinte fosche se le politiche rigoriste continueranno: nel 2023 saremo tutti più poveri, aumenteranno i disoccupati e gli indigenti. L'alternativa prospettata sono le famigerate riforme strutturali che però, a vincoli di bilancio invariati, sarebbero solo macelleria sociale. È tempo di rompere la gabbia di regole inique e rinegoziare le condizioni del nostro stare nell'Ue e nell'Euro". 
"Non possiamo perdere tempo a discutere su euro sì o euro no nel momento in cui ogni giorno in Italia muoiono 1.000 partite IVA, le famiglie vengono devastate e i cittadini istigati al suicidio – ha dichiarato Magdi Cristiano Allam - La sovranità monetaria serve per ridare il diritto alla vita agli italiani."
 

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