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17.01.2014 12:45
Cittadinanza, Scurria - Fidanza (Fdi – Ppe): “Da ius sanguinis a ius pecuniae? I diritti non si commercializzano”
Avviso importante
Le opinioni espresse qui sono quelle della delegazione nazionale, che non riflettono sempre quelle del Gruppo nel suo insieme
“Chiediamo al governo maltese di fare un passo indietro in merito alla possibilità di mettere in vendita la cittadinanza europea perché non c’è nessun diritto che può essere commercializzato. Ci siamo spesi tanto per costruire i nostri spazi nazionali, spesso a costo di grandi sacrifici, anche di carattere personale. Forse abbiamo perso tempo, sarebbe bastato fare un’asta per concedere il diritto ad essere cittadini? Credo di no.Ci sono voluti decenni per costruire e far decollare il ‘progetto europeo’. Ritengo che la storia che abbiamo alle spalle ci indichi la strada giusta. Concedendo la cittadinanza in cambio di soldi, non solo apriamo una porta ricca d’incognite, ma soprattutto consegniamo il lasciapassare ad un mostro giuridico che rischia di mettere in crisi la nostra costituzione europea e i nostri stessi Stati nazionali. E´un benvenuto a mafiosi russi e cinesi, liberi poi di agire in tutti i paesi della Ue? Passare dallo Ius Sanguinis a Ius Pecuniae apre un baratro la cui profondità è sconosciuta”. E’ quanto dichiarano gli eurodeputati di Fratelli d’Italia, Marco Scurria e Carlo Fidanza in merito alla proposta di legge maltese di concedere la cittadinanza nazionale, e di conseguenza quella europea, a coloro che fanno richiesta dietro l´esborso di 650.000 euro.
Ex deputato/deputata del Gruppo PPE
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