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17.01.2014 12:45
Rivellini scrive a Draghi e Rehn: stop alla beffa dei conti in rosso, altrimenti rischiamo di legalizzare l'usura
Avviso importante
Le opinioni espresse qui sono quelle della delegazione nazionale, che non riflettono sempre quelle del Gruppo nel suo insieme
L'eurodeputato Enzo Rivellini (Fi/Ppe) ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Ho presentato un'interrogazione alla Commissione Ue ed alla Bce sulla legittimità dell'aumento indiscriminato dei tassi della "commissione istruttoria veloce".
E' notizia di questi giorni, infatti, che la maggior parte degli Istituti di credito italiani sta procedendo discrezionalmente ad aumentare i propri tassi di "commissione istruttoria veloce", quell'onore introdotto dal Decreto Salva-Italia a compensazione dei limiti imposti alla "commissione di massimo scoperto" e che scatta, gergalmente, nel momento in cui un conto corrente bancario finisce in rosso. Tale commissione, che dovrebbe essere determinata in misura fissa dalle banche e valutata solo su parametri oggettivi, viene invece applicata in maniera del tutto discrezionale, senza nessuna ponderazione ai costi effettivi ed anche in casi di tempestivo reintegro del conto (entro le 24 ore successive).
Ho ritenuto pertanto doveroso interrogare il Presidente della Bce Mario Draghi e il Commissario Ue Rehn sulla legittimità di tale onere bancario, sopratutto se si considera che questo si aggiunge agli interessi passivi già dovuti dai consumatori, non venendo infatti computato nel Taeg e non essendo parametrato all'entità del singolo sconfinamento, ma che anzi, in più di un caso, raggiunge il 10% di interesse debitorio al giorno. Nell'attuale contesto bancario italiano, già per molti versi asimmetrico e fortemente svantaggioso per famiglie e imprese, tutto ciò rappresenta un'ulteriore fattore di squilibrio e ricaduta negativa sull'economia».
Ex deputato/deputata del Gruppo PPE
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