Un piano d’azione europeo per vincere la lotta al crimine organizzato

24.10.2013 7:11

Un piano d’azione europeo per vincere la lotta al crimine organizzato

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Le opinioni espresse qui sono quelle della delegazione nazionale, che non riflettono sempre quelle del Gruppo nel suo insieme
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La Plenaria di Strasburgo ha approvato oggi il Rapporto Iacolino sulla criminalità organizzata, la corruzione e il riciclaggio di denaro – Delegazione italiana PPE esprime grande soddisfazione

 

“Per la prima volta nella storia dell’Unione europea viene approvato un rapporto che pone le basi per l'elaborazione di un quadro legislativo europeo per la lotta alle mafie, alla corruzione ed al riciclaggio di denaro. A nome della Delegazione italiana PPE voglio esprimere la nostra soddisfazione e fare i complimenti al Relatore Iacolino", ha dichiarato l'On. Giovanni La Via, Capogruppo del PPE italiano al Parlamento europeo.

 

“L’approvazione di questo rapporto dimostra la volontà dell'Europa di sradicare, attraverso la cooperazione tra gli stati membri, la criminalità organizzata e le mafie nelle sue diverse forme all'interno dell'UE e all’esterno", ha spiegato l’On. Giovanni La Via.

 

Il rapporto stabilisce un Piano d’azione per il 2014-2019 che comprende: la definizione dei fenomeni criminali (compreso il coinvolgimento in un'organizzazione di stampo mafioso e di auto-riciclaggio); l’abolizione del segreto bancario; l’eliminazione dei paradisi fiscali, la promozione sequestro e la confisca dei beni criminali; il reato di scommessa sportiva illegale e l'introduzione di sanzioni adeguate per la criminalità informatica; la lotta alla tratta di esseri umani e il lavoro forzato, specialmente quando riguardano i minori e le donne, l’introduzione di una tassazione per le imprese a livello europeo che sia il più uniforme e omogenea possibile, il rafforzamento alla lotta contro i reati ambientali e il traffico di droga, un più veloce riconoscimento reciproco delle misure giudiziarie, la creazione della figura del pubblico ministero europeo ed il riconoscimento del ruolo rilevante del giornalismo investigativo per individuare reati gravi.

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