Giovanni La Via (Fi/PPE): "Autocelebrazione Tsipras? La Grecia uscita dalla crisi grazie alla famiglia europea"

11.09.2018 13:15

Giovanni La Via (Fi/PPE): "Autocelebrazione Tsipras? La Grecia uscita dalla crisi grazie alla famiglia europea"

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"L'uscita della Grecia dal programma di sostegno segna il successo della politica sociale dell'Unione europea, che ha dato concretezza e sostanza ai principi e ai valori sociali e umanitari su cui si fonda. La testimonianza del primo ministro Alexis Tsipras, intervenuto questa mattina al dibattito in aula sul futuro dell'Unione, dimostra che il Paese, provato da una crisi lacerante, è uscito dal baratro. Ma lo sforzo e il sacrificio vanno riconosciuti innanzitutto al popolo greco, quindi alla "famiglia europea", perché tale si è dimostrata, non voltando le spalle a un paese dilaniato da anni di politiche scellerate che hanno ridotto in totale povertà il tessuto economico del Paese, e dalla diffusa e tentacolare corruzione che inquinava il sistema. La Grecia era un paese ai margini dell'asfissia economica, e quando il resto del mondo gli ha girato le spalle, la famiglia europea, lo sottolineo, si è mobilitata per garantire il sostegno che l'ha rimessa in piedi. Tsipras sposta l'attenzione dal fondamentale contributo dell'Europa alle presunte vincenti strategie messe in campo dal suo Paese, certamente determinato a dare una svolta positiva. Ma avremmo piuttosto apprezzato da parte del primo ministro, che si è autocelebrato elencando i successi del suo governo, una presa d'atto della realtà. Non è certo l'Europa dei tecnocrati, secondo un'espressione di Tsipras, quella che ha sposato la causa greca, ma è quella delle istituzioni, e dei cittadini, che promuovono la solidarietà, l'umanità, il sostegno ai più deboli. Guardare avanti, e non commettere gli errori del passato. Lo ha detto Tsipras, lo ribadiamo noi. Quello dell'Unione europea, come ha ricordato oggi il presidente Tajani, determinata a dare un ruolo di primo piano al suo Parlamento, collocandolo al centro del confronto, è un cammino a tratti in salita. L'affermazione dei populismi e degli estremismi, il dramma dei profughi, per il quale serve una soluzione europea, tanto più alla luce dei recenti risultati elettorali in Europa, e in vista delle prossime elezioni di maggio, sono alcune delle sfide che ci attendono, prima fra tutte la necessita di creare nuova occupazione e crescita economica, e per le quali ci aspettiamo dal discorso di Juncker di domani un nuovo slancio, capace di stimolare un'azione concreta in risposta alle priorità e ai bisogni dei nostri cittadini".      

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