Datagate, Iacolino (Ppe): “Delegazione Parlamento europeo in Usa decisiva per recupero clima di fiducia”

04.11.2013 8:14

Datagate, Iacolino (Ppe): “Delegazione Parlamento europeo in Usa decisiva per recupero clima di fiducia”

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Le opinioni espresse qui sono quelle della delegazione nazionale, che non riflettono sempre quelle del Gruppo nel suo insieme
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“C’è voluta la risoluzione del Parlamento europeo, che ha proposto la sospensione dell'accordo Swift sulle transazioni finanziarie e il contrasto al terrorismo, e la missione di una delegazione negli Usa, affinché gli Stati membri reagissero con determinazione allo scandalo datagate”.

È quanto afferma l'europarlamentare del Ppe, Salvatore Iacolino, vicepresidente della commissione per le Libertà civili, la giustizia e gli affari interni, nonché componente della task force.

La delegazione delle commissioni Libertà civili e Affari esteri del Parlamento europeo è stata impegnata in una missione a Washington, conclusa ieri, per discutere col Congresso federale e con i vertici della Nsa la vicenda datagate.

“Il governo americano – aggiunge Iacolino – deve adottare azioni concrete riformando i servizi d’intelligence. L'attività di spionaggio globale, che viene svolta attraverso l'intercettazione di tutti i dati trasferiti da cavi sottomarini in fibre ottiche che hanno terminali anche nel nostro Paese, viola i diritti fondamentali dei cittadini e le prerogative di ambasciate e istituzioni degli Stati membri”.

“Anche il Congresso – riferisce ancora Iacolino – ha manifestato disappunto per le continue intromissioni dalla Nsa negli affari privati dei cittadini e in quelli politici degli Stati alleati. L’annunciata visita di membri del Congresso entro l’anno a Bruxelles testimonia il successo del negoziato del Parlamento europeo sia sotto il profilo della cessazione delle attività d’intelligence impropriamente svolte dalla Nsa sia per il recupero di un clima di fiducia nelle relazioni tra Europa e Usa. Clima di fiducia necessario per la sicurezza dei cittadini ed una proficua cooperazione per il contrasto al terrorismo”.

“La tutela di informazioni sensibili e della privacy dei cittadini – conclude Iacolino – sono diritti che non possono essere violati. Men che meno da parte di Stati alleati dell'Ue.

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