Criminalità organizzata, il relatore Iacolino (Ppe): “Approvazione rapporto è punto di partenza per un piano d'azione europeo di contrasto e di prevenzione del crimine transnazionale”

24.10.2013 10:43

Criminalità organizzata, il relatore Iacolino (Ppe): “Approvazione rapporto è punto di partenza per un piano d'azione europeo di contrasto e di prevenzione del crimine transnazionale”

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Il Parlamento europeo in seduta plenaria ha adottato ieri, con una sostanziale condivisione di tutti i gruppi politici, il rapporto finale della commissione speciale sul crimine organizzato. Ne dà notizia Salvatore Iacolino, europarlamentare del PPE, nonché Relatore unico del rapporto, che individua una serie di azioni per contrastare la criminalità organizzata – in primis l’aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati – la corruzione e il riciclaggio di denaro sporco.

Si stima che le mafie abbiano un impatto sul Pil dell’Unione europea di 4-5 punti percentuali; mentre è quantificato in mille miliardi di euro il riciclaggio di denaro sporco e in 120 miliardi di euro la corruzione.

 

Nel testo adottato ieri gli eurodeputati, tra le altre cose, chiedono agli Stati membri: l'abolizione del segreto bancario e dei paradisi fiscali europei; l'introduzione del principio della responsabilità giuridica delle entità giuridiche (in particolare delle holding e delle società madri per le rispettive società figlie) nei casi di criminalità finanziaria; il rafforzamento della lotta contro i reati ambientali e il traffico di stupefacenti; l'esclusione dalle gare d'appalto pubbliche in tutta l'Unione europea degli operatori economici condannati in via definitiva per criminalità organizzata, corruzione e riciclaggio.

Il prossimo passaggio istituzionale sarà la creazione della Procura Europea, di cui è responsabile Salvatore Iacolino, per migliorare e coordinare le indagini a tutela del bilancio dell'Ue.

 

“Questo documento – afferma Iacolino – è il frutto di un lavoro durato 18 mesi, nel corso del quale sono stati consultati circa 150 esperti. Sul territorio dell'Ue sono state censite 3.600 organizzazioni criminali: il 70% di esse opera liberamente attraverso le frontiere. Il rapporto approvato ieri può e deve essere un punto di partenza per un piano d'azione europeo di contrasto e di prevenzione del crimine transnazionale, della corruzione e del riciclaggio, che sottraggono sempre più risorse all'economia lecita e al welfare”.

 

“Adesso – conclude Iacolino – la palla passa nelle mani del Consiglio, degli Stati membri e della Commissione europea. Il Parlamento europeo incalzerà le altre istituzioni affinché le priorità stabilite possano essere realizzate entro il quinquennio 2014-2019”

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