Gargani, all'Europa servono riforme istituzionali. Bisogna recuperare il passo.

27.03.2014 10:00

Gargani, all'Europa servono riforme istituzionali. Bisogna recuperare il passo.

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Dichiarazione di Giuseppe Gargani, capo della delegazione dei Popolari per l'Europa al Parlamento Europeo a margine della tre giorni di incontri della delegazione dei membri della commissione Affari Costituzionali del Parlamento europeo a Roma presso Camera e Senato.

"A chi mi chiede come può avanzare il processo di integrazione europea - dice Giuseppe Gargani, europarlamentare e capo della delegazione dei Popolari per l'Europa al Parlamento Europeo-  rispondo che bisogna soffermarsi su due aspetti che forse fino ad oggi sono stati un po' sottovalutati. Certamente non si può immaginare di realizzare compiutamente l'integrazione europea se non attraverso un'unità politica. L'intergovernativo prevalente configura un'Europa che privilegia gli interessi dei singoli paesi e che non possono trovare una sintesi unitaria. L'aspirazione non può limitarsi quindi ad una mera "sommatoria" delle prerogative nazionali! Questo processo di unità politica, e quindi di integrazione, si può realizzare solo se accompagnato da un'integrazione istituzionale. Non posso che condividere quanto detto oggi dal mio collega Andrew Duff, deputato europeo alla Commissione Affari costituzionali, sulla necessità di promuovere una consultazione forte e sistematica con i parlamenti nazionali. Bisogna che ci impegniamo, noi Parlamento europeo, i Parlamenti Nazionali, ma anche la Commissione Europea, per far avanzare il diritto comunitario sul piano sostanziale, perché le prerogative enucleate nel Trattato di Lisbona non possono restare solo astratte! Osservo con rammarico che, se nella legislatura 2004-2009 eravamo riusciti a fare dei progressi, poiché molte fattispecie giuridiche erano state individuate a livello comunitario, in questa legislatura che si sta concludendo abbiamo ceduto il passo, lasciando che gli aspetti economici prevalessero su quelli istituzionali. La storia dell'umanità ci ha insegnato che é il diritto che organizza le società, che sono le istituzioni a rafforzare la persona e la comunità nella quale egli vive. Come possiamo arretrare in questo momento? Proprio adesso che sentiamo ancor più il bisogno di consolidare la pace in Europa, e i fatti dell'Ucraina ce lo ricordano ogni giorno? Questo messaggio deve essere chiaro ai nostri cittadini. L'Unione europea é il nostro orizzonte e possiamo realizzarlo solo se affrontiamo le questioni istituzionali e determiniamo una solidarietà sociale".

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