Cancian: "I dolorosi fatti della Prima Guerra Mondiale ci ricordano la necessita’ di unirci per un futuro comune"

17.04.2014 8:30

Cancian: "I dolorosi fatti della Prima Guerra Mondiale ci ricordano la necessita’ di unirci per un futuro comune"

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“I dolorosi fatti della Prima Guerra Mondiale sono qui a ricordarci la necessità di unirci per costruire un futuro comune, in pace e in armonia gli uni con gli altri”.

Così è intervenuto l’eurodeputato del Nuovo Centrodestra – PPE, Antonio Cancian oggi a Strasburgo in occasione della commemorazione del 100° anniversario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale.

“La commemorazione di oggi è un monito anche in vista del 25 maggio e non ci deve far dimenticare i grandi valori rappresentati dall’integrazione europea: pace, democrazia e libertà. Valori che determinano l’azione dell’Unione Europea e per i quali, ricordiamolo, le è stato assegnato  il Premio Nobel per la Pace”.

“Particolarmente toccante l’ultimo intervento del presidente del PPE Daul dopo 15 anni di impegno caratterizzati da grande capacità e disponibilità. Il centenario – continua Cancian – offre un’opportunità unica ai Paesi europei per riflettere sulla storia comune e il futuro immaginato. La condivisione della casa comune europea e, più in generale, del pianeta in cui viviamo, si fonda sulla pace, responsabilità, solidarietà, prosperità, sicurezza, stabilità e le sue fondamenta si trovano anche nelle guerre che hanno preceduto e giustificato la sua creazione”.

“in questo periodo di turbolenze, crisi economica e un populismo antieuropeo, credo che le istituzioni europee e gli Stati membri non devono apparire divisi nel riconoscere l’importanza del centenario. Credo, quindi, che sia estremamente importante che l’UE abbia un ruolo centrale nell’organizzazione delle diverse manifestazioni. Sarebbe opportuno – ha concluso Cancian – realizzare, per le diverse commemorazioni di questa estate, un piano di coordinamento europeo che metta a sistema le iniziative nazionali sia dal punto di vista organizzativo che finanziario, integrandole all’interno di un programma proprio dell’Unione Europea”.

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