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15.04.2014 15:00
Cancian (NCD-PPE), completata l'unione bancaria tra gli Stati Ue: piu' tutele e garanzie per i cittadini
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Le opinioni espresse qui sono quelle della delegazione nazionale, che non riflettono sempre quelle del Gruppo nel suo insieme
“Grazie al voto di oggi, il Parlamento europeo ha finalmente completato l’Unione Bancaria tra gli Stati membri. Un passo importante per ridare fiducia ai cittadini nel sistema bancario comunitario”.
Lo ha dichiarato l’eurodeputato del Nuovo Centrodestra-PPE Antonio Cancian impegnato oggi a Strasburgo.
“Il pacchetto legislativo adottato fissa regole uniformi per i 28 Paesi, gettando le fondamenta di un settore bancario più forte e stabile. In particolare, il Meccanismo unico di risoluzione (SRM) farà sì che in caso di crisi gli enti creditizi debbano sottostare allo stesso trattamento in tutta Europa, limitando l’ingerenza dei Governi nazionali nei singoli casi, ed istituendo un fondo di garanzia di 55 miliardi di euro, alla costituzione del quale contribuiranno le banche stesse, in proporzione al rischio che esse adottano”.
“Il Meccanismo unico di risoluzione – spiega Cancian - va a completare lo schema messo in atto lo scorso ottobre con l’adozione Meccanismo unico di supervisione (SSM), che permette alla BCE di vigilare sulle banche sistemiche. Uno schema che si basa su tre pilastri: un sistema di garanzia europea dei depositi, un fondo europeo di risoluzione e una più forte centralizzazione della vigilanza bancaria”.
“A ciò si aggiunge l’attenzione affinché non siano i cittadini ed i risparmiatori a sopportare il peso di eventuali difficoltà delle banche: è importante che essi vengano tutelati e che non soffrano ingiuste conseguenze. Si vuole, in particolare, ridurre il rischio del cosiddetto “assalto agli sportelli”, prevedendo termini di rimborso brevi in caso di insolvenza. Il termine vigente di 20 giorni lavorativi è chiaramente troppo lungo e sarà ridotto a 7 giorni, obiettivo da raggiungere gradualmente attraverso regimi transitori. Qualora gli Stati membri abbiano autorizzato un periodo di transizione e il sistema di garanzia dei depositi non sia in grado di rimborsare i depositi entro sette giorni lavorativi, i depositanti hanno il diritto di esigere un cosiddetto rimborso "di emergenza" entro cinque giorni lavorativi per poter sopperire alle proprie esigenze”.
“Per la prima volta – precisa l’eurodeputato del Nuovo Centrodestra - vengono stabilite disposizioni a livello di UE in materia di finanziamento dei sistemi di garanzia dei depositi. Gli Stati membri sono tenuti ad assicurare che gli enti creditizi affiliati a sistemi di garanzia dei depositi costituiscano già entro dieci anni un fondo di garanzia dei depositi che corrisponda almeno allo 0,8% dei depositi coperti dal sistema”.
“È importante restituire fiducia ai cittadini nel sistema bancario: per fare questo bisogna che ci siano regole uniformi e sistemi chiari di tutela dei risparmiatori, che devono avere la certezza di non essere le vittime di operazioni finanziarie delle quali non hanno responsabilità. Maggiore trasparenza sarà garantita: in futuro i depositanti riceveranno, all'apertura del conto e successivamente una volta all'anno, informazioni chiare e comprensibili sul livello di tutela, sul sistema di garanzia competente e i relativi dati di contatto, sulle modalità di funzionamento nonché tutte le informazioni pertinenti per il caso di insolvenza. Norme chiare ed uniformi sulle procedure da seguire in caso di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi sono stabilizzare a rendere più forte il nostro sistema bancario comune”.
Ex deputato/deputata del Gruppo PPE
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