Bonsignore: “Lavoratori De Tomaso: oggi un segnale di speranza dall’Europarlamento”

11.10.2013 8:56

Bonsignore: “Lavoratori De Tomaso: oggi un segnale di speranza dall’Europarlamento”

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Arriva al voto del Parlamento Europeo lo stanziamento di 2,6 milioni dal Fondo Europeo di adeguamento alla Globalizzazione (FEG) che interessa, fra gli altri, i lavoratori della ex De Tomaso.

Si tratta di un pacchetto di misure rivolte ad industrie colpite dalla recessione, utilizzato per finanziare servizi su misura per aiutare i lavoratori licenziati a rientrare nel mercato del lavoro, attraverso percorsi specifici di riqualificazione e orientamento professionale, ricerca del lavoro, creazione di imprese.

Già approvato dalla commissione dei bilanci due settimane fa, dopo il via libera del Parlamento il pacchetto dovrà passare, da ultimo, il vaglio del Consiglio, per arrivare concretamente alle liquidazioni.

“Ma sono certo che il Consiglio sarà dalla nostra parte”, assicura Vito Bonsignore, Vice presidente del gruppo PPE. “In tutta Europa stiamo cercando faticosamente di reimpostare una politica di reindustrializzazione intelligente, su questo c’è l’accordo del Ppe e dei socialisti. E’ chiaro che dobbiamo cominciare da coloro che hanno perso il lavoro in industrie che hanno chiuso, e nei confronti dei lavoratori De Tomaso avevamo un’attenzione del tutto particolare”.

Si tratta di una un primo spiraglio in una lunga e tormentata vicenda, che ha visto il fallimento della De Tomaso nel luglio 2012 e il licenziamento di 1.030 lavoratori, compresi gli addetti agli stabilimenti ex Pininfarina di Grugliasco, e culminata nell'arresto dell'amministratore Gian Luca Rossignolo su un'ipotesi di distrazione dei fondi pubblici - tra cui sei milioni della Regione Piemonte - destinati alla formazione professionale.

“Vorrei anche ringraziare” – aggiunge Bonsignore – “il governo italiano e la Regione Piemonte che hanno tempestivamente avviato le procedure di accesso al FEG, permettendo così ai lavoratori di vedere uno spiraglio, dopo anni di sofferenze e di prevaricazioni ad opera di speculatori e opportunisti”.

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