UE-Iraq: un accordo per una cooperazione e un partenariato forti.

03.12.2012 16:30

UE-Iraq: un accordo per una cooperazione e un partenariato forti.

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La Commissione Affari Esteri del Parlamento europeo ha votato oggi la raccomandazione sull'"Accordo di cooperazione e partenariato UE-Iraq" e sulla risoluzione che accompagna il testo.

Alla luce della firma di questo accordo da parte di tutti gli Stati membri lo scorso maggio - dopo una trattativa di tre anni - il relatore di entrambe le relazioni, l'On. Mario Mauro, mette in evidenza da un lato le questioni che devono ancora essere affrontate con l'Iraq nel suo cammino verso la democrazia e lo Stato di diritto con il sostegno dell'UE nel quadro del nuovo accordo; dall'altro, riconosce gli sforzi di questo paese, che ha portato ad alcuni progressi significativi.

"È vero che l'Iraq ha compiuto molti passi avanti sotto il profilo economico, ma occorre elevare il quadro normativo a dei livelli standard nei settori economici, energetici e più in generale nell'ambito dei contratti internazionali. Questo accordo rappresenta quindi un'importante segnale in tal senso ma la strada è ancora lunga e credo che l'UE debba dimostrare di essere fino in fondo all'altezza delle proprie ambizioni politiche", ha affermato l'On. Mario Mauro.

"Per quanto riguarda la risoluzione, voglio sottolineare che - trattandosi di un accordo di cooperazione e partnership - ovvero un accordo commerciale tra l'Iraq e l'UE, non abbiamo inteso comporre un testo contro o a favore della politica irachena degli ultimi anni. Questo dovrebbe essere nelle nostre intenzioni uno strumento per intavolare un dialogo con l'Iraq. Ciò significa poter ricordare al paese quanto sta facendo di buono ed al contempo, ma non solo, rammentargli che gli sforzi che deve fare sono ancora tanti. Questo perché se il nostro scopo é quello di promuovere concretamente i principi di democrazia e libertà ritengo che il miglior modo sia quello di aprirsi al dialogo", ha spiegato l'On. Mario Mauro.

"La fase estremamente delicata in cui vivono milioni di iracheni richiama l'UE ai suoi obblighi, ovvero essa non può esimersi dall'avere un ruolo di primo piano nel fornire alle autorità irachene il sostegno necessario per far fronte alla difficile ricostruzione e allo sviluppo di un intero Paese. La sicurezza e la stabilità dell'Iraq, cosi come il superamento dell'emergenza umanitaria e la tutela delle libertà fondamentali, rappresentano obiettivi ambiziosi da raggiungere anche attraverso questo tipo di accordi", ha concluso l'On. Mario Mauro.

 

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