Giù le mani dai nostri volanti, Verdi!

Il Gruppo PPE è contrario alle proposte dei Verdi, che graverebbero ingiustamente e discriminerebbero i conducenti giovani e anziani. Restiamo fermi nel nostro impegno di responsabilizzare tutti gli automobilisti proponendo misure per migliorare la sicurezza stradale senza imporre inutili oneri ai cittadini.

"A differenza delle proposte sbagliate dei Verdi, il Gruppo PPE ritiene che qualsiasi nuova misura debba dare priorità alla sicurezza stradale senza penalizzare ingiustamente i cittadini. Sembra che i Verdi abbiano dimenticato o semplicemente non si preoccupino delle reali esigenze dei cittadini. Giù le mani dai nostri volanti, Verdi", sottolinea l'eurodeputata Elżbieta Łukacijewska, principale negoziatrice del Gruppo PPE sulla legge sulla patente di guida, in vista del voto odierno della Commissione Trasporti del Parlamento sulle nuove regole per le patenti di guida in Europa.

Il Gruppo PPE vuole rendere più facile per i giovani diventare autisti professionisti. Ciò include l'abbassamento dell'età per la patente professionale e la possibilità di guidare accompagnati. Con il 14% di disoccupazione giovanile nell'UE, una carenza pressante di mezzo milione di autisti professionisti e l'invecchiamento della forza lavoro, è urgente aprire la professione ai giovani. "Offriamo ai giovani conducenti l'opportunità di affinare le loro capacità in condizioni reali e di affrontare la carenza di conducenti professionisti, rispettando al contempo i rigorosi standard di sicurezza stradale", sottolinea Łukacijewska.

Allo stesso tempo, il Gruppo PPE si oppone ai controlli medici obbligatori per i conducenti anziani, che dovrebbero basarsi su fattori medici e non sull'età.

"Ascoltiamo la voce dei nostri cittadini e ci batteremo per preservare la loro mobilità e indipendenza senza sottoporli a inutili ostacoli burocratici. Esortiamo i Verdi a riconsiderare le loro proposte e a creare un ambiente di guida che soddisfi le esigenze di tutti i cittadini e rispetti il principio di sussidiarietà", ha concluso Łukacijewska.