Criminalita' organizzata: necessaria una road map comune europea se la UE vuole combattere le mafie

07.05.2013 9:45

Criminalita' organizzata: necessaria una road map comune europea se la UE vuole combattere le mafie

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Approvato il rapporto di medio termine della Commissione speciale per la lotta al crimine organizzato, alla corruzione e al riciclaggio

"Nessuno stato membro dell'UE è ormai immune dalla presenza delle mafie e dalle loro attività sul proprio territorio. Questa è diventata una sfida europea che dobbiamo affrontare e contrastare insieme", ha dichiarato l'On. Salvatore Iacolino, Relatore permanente della Commissione Speciale contro la criminalità organizzata, la corruzione e il riciclaggio di denaro, a margine del voto con il quale è stato approvato il suo rapporto di medio termine.

“Nel rapporto approvato oggi con una maggioranza ampia e con il sostegno di tutti i gruppi politici, abbiamo individuato le priorità necessarie per creare una  road map di efficace contrasto dei fenomeni criminosi a livello europeo e mondiale”.

"L'avere stabilito a livello europeo il reato di associazione mafiosa rappresenta una opportunità politica decisiva. Questo richiederà specifiche disposizioni legislative che a oggi solo l'Italia possiede. Non possiamo pensare di combattere reati transnazionali se non cominciamo ad armonizzare le legislazioni degli Stati membri".

"La criminalità organizzata persegue il profitto illecito e quindi tende a infiltrarsi nell'economia legale attraverso nuove attività come ad esempio il gioco illegale online e le scommesse sportive clandestine. Per questo dobbiamo ipotizzare ad esempio il reato di manipolazione sportiva".

"La dimensione europea e transnazionale della criminalità organizzata esige poi un rafforzamento della cooperazione giudiziaria e di polizia con i Paesi terzi resa oggi possibile con il Trattato di Lisbona ".

“Occorre rafforzare – sempre a livello europeo - una legislazione che permetta la confisca dei beni della criminalità permettendone il riutilizzo a fini sociali”, ha spiegato l’On. Salvatore Iacolino.

“Gli ambiti su cui intervenire sono molteplici: dobbiamo rafforzare le nuove tecnologie per meglio combattere il cyber-crime negli svariati ambiti in cui oggi opera; dobbiamo pensare ad una legislazione più rigorosa in tema di sicurezza degli appalti pubblici che escluda dalle gare chi abbia condanne definitive per reati legati ad attività criminali;  dobbiamo educare i partiti politici al concetto di responsabilità attraverso un rigoroso codice etico unito ad una legislazione per prevedere e vietare il voto di scambio come anche il reato di riciclaggio e di auto-riciclaggio”.

“Va infine intensificata la lotta alla corruzione, che costa nel mondo circa 770 miliardi l'anno, di cui 120 solo in Europa, e che specialmente in questo periodo di forte crisi economica e finanziaria, sottrae risorse economiche ingenti che potrebbero essere destinate alla crescita ed allo sviluppo”.

“La criminalità organizzata è un reato transnazionale ed è una minaccia per i cittadini e l'economia europea, per le sue imprese e le istituzioni statali. Per questo motivo va contrastata creando una positiva cooperazione a livello europeo e con i Paesi terzi (compresi i paradisi fiscali)”, ha concluso l’On. Salvatore Iacolino.

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