Ue-Vietnam, Salini (FI-PPE): «Accordo positivo per l’Italia. Ora procedere spediti con entrata in vigore e vigilare su corretta applicazione: sostegno export sia battaglia europea»

12.02.2020 12:17

Ue-Vietnam, Salini (FI-PPE): «Accordo positivo per l’Italia. Ora procedere spediti con entrata in vigore e vigilare su corretta applicazione: sostegno export sia battaglia europea»

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Le opinioni espresse qui sono quelle della delegazione nazionale, che non riflettono sempre quelle del Gruppo nel suo insieme

Strasburgo, mercoledì 12 febbraio - «Il via libera all’accordo di libero scambio Ue-Vietnam è un passo importante per sostenere crescita e occupazione: apre infatti prospettive molto positive alle nostre imprese grazie all’eliminazione dei dazi, la liberalizzazione del 99% delle tariffe e l’abbattimento delle barriere doganali, senza contare le opportunità di partecipazione agli appalti pubblici e la tutela delle nostre indicazioni geografiche. Il Vietnam è rilevante per il nostro export e gli investimenti esteri proprio per le forti prospettive di crescita e per il ruolo sempre più importante in quanto Paese in via di sviluppo nel Sud-Est asiatico». E’ quanto dichiara l’europarlamentare di Forza Italia Massimiliano Salini, membro della Commissione Commercio internazionale (Inta), nel commentare l’approvazione dell’accordo oggi a Strasburgo. 

«Il Vietnam - sottolinea Salini - è un mercato da circa 100 milioni di consumatori e, con un interscambio di quasi 4 miliardi di euro (dati 2018), per l’Italia rappresenta il primo partner commerciale dell’Asean (Associazione delle nazioni del Sud-Est asiatico), mentre dal 2016 l’export italiano è aumentato del 24%. Una volta a regime, per il nostro Paese si stima che l’azzeramento dei dazi potrebbe portare ad un aumento medio delle esportazioni superiore al 3%. Il sostegno all’export deve diventare una battaglia europea - prosegue Salini - tanto più nell’attuale, instabile, contesto internazionale. E’ infatti necessario reagire prontamente con ogni stimolo possibile ai segnali negativi di contrazione industriale, registrati anche in Italia a fine 2019, ai quali si aggiunge la minaccia del Coronavirus, dall’evoluzione quantomai incerta. Ora è fondamentale lavorare per una rapida entrata in vigore dell’accordo - conclude l’eurodeputato - e vigilare sull’applicazione dell’intero pacchetto negoziato, che prevede meccanismi di tutela da distorsioni e violazioni, impegni chiari nel rispetto dei diritti umani e nel miglioramento delle condizioni dei lavoratori». 

Nota agli editori

Il Gruppo PPE è il più grande gruppo politico al Parlamento Europeo con 187 deputati provenienti da tutti gli Stati membri

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